25 mars 2008

Aprile 1796, La prima campagna d’Italia da Nizza a Cherasco

Ancora un libro su Napoleone?

Sul personaggio che, dopo la rivoluzione francese, ha influito più d’ogni altro sulla vita, oltre che sulla morte, di milioni di europei, sulla loro cultura e sull’assetto politico dell’Europa in tempi moderni, è stato scritto più che su qualsiasi altra persona. Perché ancora un ennesimo libro su Napoleone? E' il compito che il generale Luigi Manfredi, assieme allo storico Achille Barberis, si é dato. Ed é il compito che lo stesso Generale, si propone di illustrare a Cherasco, durante la rievocazione storica del 25 - 27 aprile prossimo.
L’epopea napoleonica prende avvio a Montenotte ed è innegabile il fascino che l’inizio della prima campagna d’Italia esercita sugli storici militari, che la considerano un capolavoro di strategia e tattica militare di Bonaparte, studiato ancora oggi nelle Accademie militari. E’ considerata eccezionale la sua capacità, a soli 27 anni, di battere eserciti valutati tra i migliori dell’epoca con un’armata di straccioni male equipaggiati e peggio nutriti. Nei testi pubblicati su questo periodo i fatti d’arme sono però descritti a volo d’uccello, non si scende nei particolari e le valutazioni sono anch’esse ormai standardizzate nell’elogio indiscusso del genio napoleonico. Poca attenzione è dedicata agli avversari sia piemontesi sia austriaci. Fu tutto merito di Bonaparte oppure ci sono stati errori degli avversari che hanno facilitato il suo successo? Il libro, e quindi la conferenza del 26 aprile, vuol dare una risposta a questo quesito di fondo e agli altri dubbi che scaturiscono da una lettura attenta e puntuale dei fatti della campagna.

2 commentaires:

Anonyme a dit…

Il miglior libro sulla campagna d'Italia é quello di Carmignani, dell'editore Pygmalion. Altra raccomandazione: le memorie di Costa di Beauregard.

Anonyme a dit…

A me sembra invece che sia il QG dell'alleanza austro-sarda a non avere funzionato. I meriti sono di Bonaparte.